Sono qui riportate alcune parti delle mappe catastali del Comune di Gemona del Friuli degli anni 1804(solo la
mappa più generale), 1821(le mappe con dettaglio) e 1843.
In particolare sono visualizzabili le mappe, più o meno dettagliate, della parte meridionale, del comune di Gemona del
Friuli, dal Castello al Torrente Orvenco.
Sulle Mappe del 1843, per passare da una all'altra, oltre che scegliere dal menù, si può scorrere con il Mouse sulle mappe stesse
e dove il simbolo "freccia" del Mouse
diventa una "manina" , si può passare, cliccando, alla nuova mapppa.
In tutte le mappe e in particolare in quelle di maggior dettaglio (di Godo, di Sottocastello, di Piovega e di Maniaglia),
la freccia del Mouse diventa una "manina" anche passando sulle singole case: cliccando su queste viene visualizzata
in una finestra separata il documento
la descrizione della particella catastale, come indicato nei Registri Catastali del 1811, 1813 e 1817: se non
diversamente indicato, le particelle sono descritte secondo il registro catastale del 1817;
il nome del proprietario, come indicato negli stessi Registri Catastali del 1811, 1813 e 1817;
il numero civico della abitazione, in uso nella prima metà dell'800 (numero nero);
il nome della famiglia che vi abita, come si deduce dai Registri delle Famiglie della Parrocchia di S.ta Maria
Maggiore (Archivio della Parrocchia).
il nome del proprietario, come indicato nei Registri Catastali del 1850.
Non tutte le particelle catastali sono state collegate alla descrizione, ma solo le abitazioni.
Inoltre, alcuni numeri catastali, presenti sulle mappe del 1843, non trovano corrispondenza nei Registri Catastali
del 1811, 1813 e 1817, e pertanto sono stati per ora ignorati.
Mappa del Territorio di Godo, nella prima metà del 1800
luoghi, case, proprietà, abitanti
Primo Catasto del Comune di Gemona 1813 e 1817 e Mappe del 1843 - Borgate di Godo, Sottocastello, Maniaglia,
e Località di Uarbe, Ambuarç, Paludo, Orvenco e Molino di San Giovanni
Biblioteca Comunale di Gemona “Valentino Baldissera” - Archivio di Stato di Udine
Nell'ambito del progetto "Una Mappa per Godo", si è pensato utile dare una base anche storica alla
evoluzione del territorio e dei suoi abitanti, attraverso la riscoperta delle antiche mappe e la
ricostruzione dei passaggi di proprietà della zona di Godo, coinvolgendo anche le frazioni limitrofe
di Piovega, Sottocastello e Maniaglia.
Partendo da questi dati geografici e catastali, si è poi cercato di ricostruire il tessuto sociale del
territorio, attraverso le mappe genealogiche di tutte le famiglie che vi hanno vissuto, dalla fine del
1700 agli inizi del 1900.
Si tratta di un primo tentativo, senza alcun precedente da imitare, perciò soggetto ad ogni possibile
critica.
Questa ricerca include tutti i dati di una precedente ricerca sul
cognome Lepore a Gemona ed è stata ora estesa
a tutte le altre famiglie della borgata di Godo.
I punti di partenza della ricerca, sono stati:
i "Registri delle Anime" degli ultimi decenni del 1700, per la individuazione dei nomi delle famiglie e
degli abitanti di Godo da cui iniziare la ricerca;
i dati del primo Catasto dei beni immobili del 1813 1 1817 per la individuazione delle proprietà e
dei numeri civici.
Tutti questi dati provengono dall'Archivio storico della Bibblioteca Comunale "Valentino Baldissera" di Gemona.
Dai dati di partenza, la ricerca è stata poi sviluppata con i dati dei "Registri delle Famiglie"
dell'Archivio della Parrocchia di S.ta Maria Maggiore di Gemona, che hanno fornito, oltre ai nomi,
anche le date di Nascita, di Matrimonio e di Morte dei singoli Individui.
Cammino nelle orme dei miei antenati.
I miei antenati camminano sulle mie orme.
Cammino nelle orme di tutti gli esseri viventi.
Tutti gli esseri viventi camminano sulle mie orme.
Cammino nelle orme delle future generazioni.
Le future generazioni camminano sulle mie orme.
(Mantra Buddista)
Tutti noi abbiamo un padre ed una madre, quattro nonni, otto bisnonni, sedici trisnonni e così via.
Se arrivi, per esempio all'anno 1349, raggiungerai un numero ben grande. All'epoca però venne la peste.
La morte aleggiava sui centri abitati, uno ad uno, ed i bambini erano le sue maggiori vittime.
In alcune famiglie morirono tutti i bambini; in altre, uno o due riuscirono a sopravvivere.
A quei tempi, molte centinaia dei tuoi antenati erano bambini e nessuno di loro morì.
Come è possibile aver certezza di questa affermazione? Semplice: il solo fatto di stare leggendo queste
linee adesso, è una prova. Infatti se appena uno dei tuoi antenati fosse morto da bambino, lui o lei non
potrebbe essere un tuo avo. La probabilità che nessuno dei nostri antenati morì ancora bambino, era una
su diversi miliardi. Infatti non è solo la peste che conta. Tutti i nostri antenati crebbero ed ebbero
figli in epoche che furono palco delle più terribili catastrofi naturali, e che, oltretutto, possedevano
indici paurosi di mortalità infantile. Così, durante alcune centinaia di miliardi di volte, siamo stati
ad un millimetro dalla morte. La nostra vita è stata minacciata da insetti e animali selvaggi, meteoriti e
fulmini, malattie e guerre, allagamenti e incendi, avvelenamenti e tentativi di assassinio.
Durante la sola Guerra dei Trentanni, devi esserti ferito centinaia di volte, in quanto devi aver avuto
antenati in entrambi i lati. In fondo, combattevamo una guerra contro noi stessi e contro le nostre possibilità
di nascere tre secoli più tardi. E lo stesso vale per altre guerre. Tutte le volte che una freccia solcò l'aria
sibilando, le tue possibilità di nascere furono ridotte al minimo. È una unica e lunga catena di avvenimenti
occasionali. E questa catena può essere seguita fino ad arrivare alla prima cellula viva che si divise e diede
il calcio iniziale per tutto ciò che vive e cresce oggi nel pianeta. La probabilità che la mia catena non si
sia interrotta in qualche punto del passato durante tre o quattro miliardi di anni è tanto piccola che quasi
non è possibile immaginarla. Ma io sono arrivato fin qui e sono consapevole della fortuna che ho avuto per poter
usufruire di questo pianeta. E chi non ha avuto questa fortuna? Semplicemente essi non esistono. Giammai nacquero.
La vita è una lotteria gigante, che mostra soltanto i vincitori. Mi sento infinitamente triste per tutti noi,
esseri umani, che finiamo per abituarci ad una cosa così incredibile, così imperscrutabile come la vita. (Jostein Gaardner)
Si trova sempre qualche notizia che ti interessa nelle storie genealogiche degli altri.
Una volta, pubblicare un libro rappresentava un costo. Oggi in Internet è tutto quasi sempre
gratis o a costo molto basso.
Costruiamo un archivio dei ricordi del borgo. Un archivio di come eravamo, di come erano quelli che
ci hanno preceduto. Per non dimenticare e per ricordarci chi siamo.